In questa fase così complicata della nostra esistenza, la solidarietà , la collaborazione e l’aiuto tra i popoli dovrebbero essere le parole d’ordine per cercare di superare questo momento così difficile. Al contrario, vediamo come la cooperazione internazionale sia al collasso, sostenuta dalle ideologie sovraniste e nazionaliste. Vogliamo per questo ricordare la Tradizione del Primo Maggio, che nasce come giornata internazionale di lotta per l’emancipazione di tutti i lavoratori del mondo. Portare e ricostruire l’internazionalismo nel terzo millennio sarà la nostra battaglia.
Abbiamo ricevuto, e volentieri pubblichiamo, un contributo del Centro Filippo Buonarroti.
Il Primo Maggio della crisi pandemica è un Primo Maggio strano, senza manifestazioni, ma offre due importanti conferme:
– Il capitalismo è inadeguato a gestire la società umana
– esistono i lavoratori (perfino la stampa borghese lo ha riscoperto) compresi quelli definiti “invisibili”: gli operai delle fabbriche, gli infermieri e gli inservienti degli ospedali, gli addetti alla logistica, le cassiere, gli autisti, gli addetti del gas e dell’elettricità, i braccianti, le badanti etc.. Sono tutti parte della grande classe del proletariato (2 miliardi di salariati nel mondo) che nel Primo Maggio ricorda la lunga storia delle lotte internazionali che hanno portato l’orario di lavoro da 16 a 8 ore, la più grande conquista di civiltà della società umana.
Vi proponiamo: un racconto per immagini, un breve brano, e le nostre molteplici attività di volontariato
Iconografia
Riproponiamo il materiale che la professoressa Maria Grazia Imarisio ha tempo fa preparato per il Centro Documentazione Labriola di Torino
Primo maggio: una storia per immagini, manifesti, simboli
Breve brano
“Sono stato infedele e traditore verso le infamie dell’odierna società capitalistica. Se per voi questo è un delitto, confesso di essere colpevole” Albert R. Parsons
Le dichiarazioni dei martiri di Chicago
La scuola d’italiano per Migranti “Binari”
La scuola, nata nel 2015 su impulso del Circolo Ferrovieri Martiri di Greco, continua la sua attività con le lezioni a distanza. Con la Rete Scuole Senza Permesso è impegnata in questi giorni con il progetto “Scuola remota” e la campagna “Sanatoria, regolarizzazione subito!”
Immagini e storie dalla scuola Binari